Rischio reputazionale: l’immagine di un’impresa passa anche dalla sua reputazione

Essere alla guida di un’azienda implica accettare di affrontare molte sfide. È una costante a cui ogni imprenditore si deve abituare: riuscire a far decollare un’attività richiede tempo, impegno, e la propensione al rischio. 

Grazie all’esperienza accumulata in oltre 25 anni, possiamo dire che sono 4 le principali tipologie di rischi che l’imprenditore deve conoscere. Nelle prossime settimane li approfondiremo uno per volta a partire dal rischio reputazionale, di cui parliamo oggi.

Il rischio reputazionale si riferisce alla percezione pubblica dell’impresa, quella che nasce dalle opinioni dei clienti, degli investitori e dei dipendenti. Anche se apparentemente non riguarda la gestione economica, è un rischio d’impresa ugualmente nocivo per i ricavi dell’azienda. 

Bastano infatti poche recensioni negative o la dichiarazione sbagliata di uno dei rappresentanti aziendali per mettere in pericolo il modo in cui l’azienda viene percepita. Niente paura però, anche se il rischio reputazionale non è completamente controllabile, gestirlo è possibile. 

Per prima cosa, è fondamentale monitorare cosa accade sul web. A tal proposito si possono installare degli Alert su Google per sapere quando l’azienda viene nominata. Altrettanto importante è istruire il social media manager per rispondere adeguatamente ai commenti negativi, e per saper gestire la crisi sui canali social. Una buona reputazione non nasce infatti dalla mancanza di critiche, ma dalla capacità di gestirle.

Se è importante e relativamente semplice monitorare la reputazione online, è altrettanto necessario e ben più complesso agire nel “mondo reale” su quella offline, che non è tracciabile. 

In questo ambito più che agire a posteriori sui commenti occorre rafforzare a monte la reputazione aziendale, definendo in maniera chiara e condivisa i valori e poi portandoli con coerenza sia nell’attività quotidiana e nei processi, che nelle relazioni con le persone fuori e dentro l’azienda, con una visione di lungo periodo che porti alla sostenibilità integrata e – magari – all’introduzione di strumenti come le certificazioni sulla Responsabilità Sociale d’Impresa e sulla Legalità.

ll presidio della reputazione è dunque un’attività continuativa, che coinvolge tutti gli ambiti organizzativi e gestionali. Per questo Cassiopea ha messo a punto un percorso di accompagnamento specifico, da costruire su misura in base alle esigenze di ogni singola azienda.

Pensi sia un percorso che possa interessare a te o a un tuo collega? Puoi scrivere a info@cassiopeaweb.com o contattarmi al 347 1513537.

 

Tiziana Recchia

Fondatrice, titolare e amministratrice di Cassiopea. Da quasi 30 anni è business e life coach, si occupa di formazione e supporta le aziende nei momenti di cambiamento. Collabora con la redazione de “La Cronaca” per portare il suo punto di vista esperto nel mondo del business.

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